Gli effetti di una esplosione nucleare hanno cambiato Heva, che si troverà a convivere con le conseguenze delle mutazioni indotte dalle radiazioni, in un mondo che sta per assistere alla nascita di una nuova specie, a metà tra uomo e macchina.

L’ultranovantenne Jodorowsky, sempre in splendida forma (evidentemente la psicomagia funziona…) produce un altro ottimo lavoro, molto ben disegnato dal belga Jérémy e con
eccezionali colori dello spagnolo Felideus Bubastis (gran artista digitale, merita un approfondimento). Pubblicato in Francia da Glenat tra il 2017 ed il 2020, e da noi da Panini Comics (26.11.2020). Si tratta di una sorta di fantasy, in cui gli eventi si svolgono alla fine del XVIII secolo e coinvolgono svariati personaggi storici ma, naturalmente, da Jodo bisogna aspettarsi l’inaspettato.

Alessandro Sisti torna alla regia delle avventure inedite di PK con una nuova storia, stavolta per i disegni di Paolo Mottura. Con il suo intelletto Dunia Voyda potrebbe risolvere i problemi di molti, ma perché un misterioso intruso, proveniente da dove non si dovrebbe, pretende proprio da lei un congegno che ancora non può essere inventato? È un interrogativo che per Pikappa, Xadhoom e Lyla rappresenta un enigma, eppure la soluzione è a portata di mano.
L’importante è cominciare dal principio.

Collana antologica della Oscar Mondadori che pubblica in volumi brossurati alcuni classici del fumetto, Collana della Mondadori che alterna volumi di musica, narrativa e poesia con le migliori storie dei miti assoluti del fumetto italiano e non, dai personaggi Disney a Tex e Diabolik.

Chiudete gli occhi e immaginate la nostra cara, vecchia Terra, con le sue nazioni e le sue metropoli. New York, Parigi, Tokyo, Roma, Nuova Dehli, Cernusco sul Naviglio… Ora immaginate di camminare per una qualsiasi strada di una qualunque di queste città. Vi guardate attorno e assistete a scene per voi consuete, vedete vigili che dirigono il traffico, gente che cammina indaffarata o al telefono, ragazzini che portano a passeggio i loro cuccioli.

Londra, fine del XIX secolo. Quella mattina, mentre le campane del Big Ben echeggiano per la città, un corpo umano oscilla a trenta piedi da terra. Lo sfigato colpisce ancora.Il renderer? Un assassino pazzo che terrorizza la città. E minaccia di recidivare se non gli viene pagato un riscatto di cinquecento sterline. Ma cosa stanno facendo le forze dell’ordine? Va in Africa per trovare John Coleridge, una guida con il talento di un cacciatore di animali selvatici. Nella nebbiosa Londra, la caccia è iniziata.

Nella Bottega di una sarta chiamata Nuvoletta Gentile, Bottoni, Fili di Seta, Aghi, Ditali, Spille e Tessuti lavorano in armonia per realizzare splendidi abiti da sposa.
Fino all’arrivo del nuovo sindaco, il Generale coi Baffi, che impone le sue leggi crudeli a tutti gli abitanti del Piccolo Villaggio.

Max e Moritz nascono nel 1865 dalla penna dell’umorista, disegnatore e poeta tedesco Wilhelm Busch (1832–1908) che, pur essendo un ritrattista della cattiveria, è stato l’artista geniale che ha dato vita con Max e Moritz ad uno dei primi esempi di fumetto moderno. Mancavano ancora le nuvolette ma le storielle in rima di Busch sono a pieno titolo “letteratura disegnata”, che è la definizione chiave che Hugo Pratt ha dato alla fumettistica.